"Io vivo cose bellissime!"
sito ufficiale associazione Missione Luce "Manuel Foderà"
Manuel Foderà
è stato un bambino di straordinaria fede, capace di trasformare la sofferenza in offerta e preghiera. La sua testimonianza continua a ispirare molti attraverso l’Associazione Missione Luce. È in corso la Causa di beatificazione, annunciata ufficialmente dalla Diocesi di Trapani.
La Vita
Manuel nasce a Salemi, in provincia di Trapani, il 21 giugno 2001. È il solstizio d’estate, il giorno più lungo e luminoso dell’anno. Un segno? Forse sì, per mamma Enza e papà Peppe, che avevano tanto atteso questo figlio, anche se la loro casa era già rallegrata dalla vivace presenza di Francesco e Stefania, 12 e 10 anni.
Fin dai primi mesi, Manuel si fa voler bene da tutti. Ha il fascino naturale di un attore, la simpatia di un imitatore nato. Cattura i cuori di amici, parenti, maestre e compagni di scuola, portando ovunque allegria.
Ma la corsa felice verso l’infanzia si arresta bruscamente. Una mattina, un dolore lancinante alla gamba e al bacino costringe i genitori a portarlo al pronto soccorso di Trapani. Gli esami parlano chiaro. Il primario, leggendo i risultati, scuote la testa: i numeri raccontano una verità durissima. Manuel ha solo quattro anni, ma sta combattendo un tumore rarissimo.
La luce che aveva appena invaso la casa della famiglia Foderà sembra spegnersi in un istante. Non c’è tempo da perdere: iniziano immediatamente le cure, con cicli di chemioterapia aggressiva. Una battaglia impari per un piccolo Davide contro un Golia invisibile e spietato.
Ma Manuel non è solo. Attorno a lui si crea una rete di medici, infermieri, insegnanti, amici e persone che pregano, scrivono, lo coccolano e gli stanno accanto. La scuola prosegue anche in ospedale e a casa. L’amore si fa terapia.
In missione speciale
Chi lo incontra non immagina il dramma che si nasconde dietro quel sorriso. Manuel gioca, studia, fa scherzi, organizza feste di compleanno, imita Stanlio e Ollio, scrive lettere. Ha energia da vendere. Eppure, sul suo corpicino esile, pesa ogni giorno la spada di Damocle. La malattia lo accompagna, ma lui continua a sorridere.
Nei brevi momenti di tregua, chiede di tornare nel suo angolo di paradiso: la “Giummarella”, la casa di campagna dei nonni materni, tra le colline assolate di Calatafimi.
Lì organizza cacce al tesoro, gioca con gli amici, si gode i fuochi d’artificio che tanto ama. È il suo rifugio, il luogo dove ritrova pace. E sarà proprio da lì che, anni dopo, spiccherà il volo verso il Cielo. Oltre alla malattia, Manuel intraprende anche un’altra battaglia: quella della luce. Nasce così la sua “Missione Luce”, che inizia quando, come racconta lui stesso, «la vita era buia e addolorata».
In quel buio, scopre un «Amico speciale, davvero speciale»: Gesù. Un amico che ha chiesto, con insistenza, di incontrare molto presto. Il 13 ottobre 2007, a solo sei anni, può fare la Prima Comunione con un permesso speciale del vescovo.
Da quel giorno, chiede di ricevere l’Ostia ogni giorno. Per lui, l’Eucaristia è molto più di un rito: è un incontro vivo, da cuore a cuore. Un momento intimo in cui può aprirsi con il suo Amico più caro, parlare con Lui in un dialogo semplice ma profondo, che dura dieci, quindici minuti… a volte anche di più. In quei momenti, il cuore di Manuel è tutto per Gesù. E quello di Gesù, tutto per lui.
Una luce che non si spegne
Manuel sogna in grande. Vuole vivere 150 anni e fare mille mestieri: il cuoco, il dottore, il doppiatore, il macchinista dei treni. Ma la sua missione sulla Terra si compie in soli 9 anni.
Il 20 luglio 2010, pochi istanti dopo aver ricevuto un frammento di Ostia consacrata durante una messa celebrata per lui, si spegne tra le braccia del suo “Amico speciale”.
Le campane di Calatafimi suonano il mezzogiorno proprio in quell’istante: l’ora in cui, pochi mesi prima, aveva sognato di trovarsi in paradiso, a tavola con Gesù e altri bambini malati.
Da quel giorno d’estate, la vita di Manuel ha superato i confini del tempo e dello spazio. La sua vita commuove e dà forza a migliaia di persone. Come ha detto il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, è «una bellissima storia in cui si respira aria di Vangelo».
La “Missione Luce” continua a camminare nel mondo: dall’Italia all’Europa, fino all’Indonesia e a Papua Nuova Guinea. Dovunque arriva, porta un messaggio di speranza, fede e amicizia con Gesù. Chi conosce Manuel, ne esce cambiato. E il suo sogno si avvera: sciogliere “i cuori induriti” con la luce dell’amore.
Associazione Missione Luce "Manuel Foderà"
L’Associazione è una associazione privata di fedeli, costituita secondo i canoni 299–321 del Codice di Diritto Canonico. Ha sede a Calatafimi Segesta (TP) ed è regolata dal Codice Civile italiano, dalle normative della Diocesi di Trapani e da uno Statuto registrato presso la Curia Vescovile il 21 giugno 2022, giorno della nascita di Manuel. L’Associazione è guidata da un Consiglio Direttivo, affiancato dall’assistente spirituale, don Alberto Maria Genovese, Vicario Generale della Diocesi di Trapani.
Se vuoi venire a trovarmi
Ora vivo felice per sempre con il mio amico Gesù, proprio come ho sempre sognato.
91013 Calatafimi-Segesta TP